domenica 25 maggio 2008

Tre cordate per Tirrenia

Almeno due o tre cordate per Tirrenia, che deve essere subito privatizzata. E' quanto annuncia Nicola Coccia, presidente di Confitarma, il quale assicura che l'associazione degli armatori è pronta ad alzare le "barricate per una rapida soluzione". Secondo Confitarma Tirrenia fa concorrenza sleale, in quanto beneficiaria di contributi pubblici.

La privatizzazione di Tirrenia non è più rinviabile. Lo ha dichiarato ieri Nicola Coccia, presidente di Confitarma, a margine della Giornata europea del mare. "Faremo le barricate per arrivare a una soluzione. Ci sono già pronte due-tre cordate per acquisire il 100 per cento della società", assicura. "Non vogliamo dilazioni - aggiunge -. Stiamo assistendo a manovre dilatorie da parte del numero uno di Tirrenia, Franco Pecorini, da 26 anni alla guida della società. Basta con la tattica dilatoria - conclude - che consiste nell'arrivare fino a ottobre-novembre così, nell'emergenza, si decide di proseguire con il vecchio sistema". Pecorini chiede a Coccia di comunicare quali siano le manovre dilatorie. In caso contrario Pecorini procederà a formalizzare "specifica denuncia per
diffamazione". Coccia ha già dichiarato al Denaro che una cordata è formata da compagnie di navigazione italiane: Grimaldi Napoli, Grandi Navi Veloci, Moby, Ttt Lines e Caronte & Tourist. Un'altra cordata campana, costituita da operatori turistici e finanziari di Ischia, Capri, Procida, Sorrento, Amalfi e Pozzuoli, è invece interessata a Caremar, società regionale di Tirrenia che assicura i collegamenti con le Isole del Golfo di Napoli e quelle pontine. A coordinarla è Mario Santaroni, imprenditore alberghiero e avvocato esperto di ristrutturazioni aziendali. L'alternativa alla cessione ai privati è l'affidamento delle diverse controllate alle Regioni.

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